Curriculum Vitae Marcella Marchi

Marcella Marchi, dopo la maturità classica, nel 1962, si è iscritta alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Ferrara e si è laureata con il massimo dei voti nel 1968.
Ha conseguito la Specialità in Medicina Legale e Assicurazioni, in Ematologia ed infine in Oncologia.
Per circa 25 anni ha prestato servizio presso l’Arcispedale S. Anna con prevalenti compiti in Oncologia , esercitando la sua professione soprattutto presso il D.H oncologico come Aiuto responsabile.
Da molti anni è volontaria dell’ANDOS, Comitato di Ferrara, ONLUS, nato a Ferrara più di 30 anni fa con lo scopo “statutario” di contribuire alla riabilitazione globale della donna operata al seno. E’ stata per molti anni coordinatore del Comitato scientifico e, con l’aiuto insostituibile della Presidente e delle volontarie, ha ampliato le attività di base dell’ANDOS ( Ascolto, Fisioterapia,  Attività sportive,  Consulenze specialistiche).Dal maggio 2015 è Presidente del Comitato ANDOS di Ferrara.

ANDOS
è uscita da un’attività di nicchia, “riservata”, per divenire più pubblica, propositiva,investendo le proprie risorse anche nell’educazione sanitaria, nella prevenzione primaria e nella formazione di volontarie preparate e consapevoli.

Sono molte le testimonianze a questo proposito: convegni su tematiche inerenti il tumore al seno con la collaborazione di eminenti specialisti nel settore, cicli di incontri, presso Aziende pubbliche e private, sul tema : “Parliamone insieme sul posto di lavoro”, Protocollo d’intesa tra ANDOS ONLUS, Comitato di Ferrara e Ispettorato Provinciale delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana di Ferrara, Protocollo di collaborazione con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara per svolgere , in Ospedale, ogni iniziativa valida a favorire una completa ripresa della donna operata al seno.

ANDOS
Come associazione di volontariato, specificamente dedicata alle donne operate al seno, si pone da molti anni come interlocutore privilegiato delle Istituzioni per armonizzare le dimensioni dell’educazione e dell’informazione con le dimensioni degli interventi terapeutici rivolti al benessere globale della persona.
In questo nuovo scenario io penso sia giusto e sacrosanto individuare le Associazioni di volontariato “professionali”, che possono essere un bene al quale attingere perché, molto spesso, accolgono i bisogni inespressi dei pazienti e possono integrare, non sostituire, la funzione della Sanità pubblica.